Arselle alla Marinara nel Tegamino

Arselle alla Marinara

Se penso a luglio, penso alle arselle. Arselle alla Marinara. O al pomodoro. Penso ai pranzi estivi di  famiglia di ritorno dal mare. Cascasse il mondo a mezzogiorno in punto.

Arselle alla Marinara

Oltre a me, nemmeno la mia famiglia è mai stata fan della spiaggia. Prendevamo l’ombrellone solo a luglio e coi miei genitori al mare ci andavo solo nel fine settimana, molto presto la mattina. Da piccola però adoravo andare in spiaggia, al contrario di adesso. E sarei stata sempre a mollo in acqua. Il gioco che facevo più spesso? Armata di secchiellino con acqua marina ed un po’ di sabbia sul fondo, mi divertivo a cercare le arselle sotto la rena a mani nude.

Poi una volta a casa, categoricamente prima di mezzogiorno, mia mamma me le cucinava nel padellino o al pomodoro o alla marinara. Per tributo a questo luglio per me un po’ sfigato, mi coccolo con queste delizie nel piatto. Arselle alla Marinara nel tegamino di cottura!

Arselle alla Marinara
Eh sì, pescate e cucinate! Senza spurgatura né niente…chissà quanta sabbia ho mangiato a quei tempi! E che schifezze ho ingerito! All’epoca si sapeva poco di igiene alimentare, HACCP, ecc…. Difatti oggi non mi fiderei mai a pescarle da sola, o a comprarle da un pescatore locale, per quando sia promotrice del Km 0. E’ tutto un divieto di balneazione! Soprattutto per l’escherichia coli, ma nel nostro mare adesso c’è uno schifo assurdo a prescindere. Quest’anno pure il blob di spugna giallognola plasticosa, che schifo!

Quindi preferisco comprare da aree più sicure. Stavolta ho preso le arselle dalla Liguria. Ben 20€ al chilo! Troppo, a pensare che una volta erano a costo zero perché te le pescavi da solo, ma le adoro, quindi ogni tanto è una spesa che faccio volentieri! Ormai non sono più cibo da poveri, proprio a causa dei suddetti divieti . Ma anche per la pesca abusiva incontrollata nonostante le salatissime sanzioni, anche nei periodi di riproduzione, che le ha fatte diventare sempre più rade.

Arselle alla Marinara
Se comunque siete interessati a pescarvi le arselle da soli, vi ricordo le norme vigenti della Capitaneria di Porto:
a) è vietata la pesca delle telline nel mese di aprile (periodo di riproduzione);
b) è vietata la cattura di esemplari nei giorni festivi (giorni rossi del calendario);
c) il quantitativo giornaliero di pescato per persona non può superare i 5 Kg;
d) è vietata la commercializzazione del prodotto pescato;
e) la dimensione minima del mollusco è pari a 2 (due) centimetri (gli esemplari di taglia minore devono essere rigettati in mare);
f) la dimensioni dell’apertura della maglia del sacco (in rete metallica o rete tessile) di raccolta deve avere una apertura minima di 2 (due) centimetri (ottenibile con i lati delle maglie quadrate non inferiori a 10 mm);
g) dal 1 maggio al 30 settembre la pesca delle telline è consentita, con la dovuta cautela, anche nella fascia di mare riservata alla balneazione di cui all’Ordinanza di Sicurezza Balneare del Capo del Circondario Marittimo;
h) l’uso del rastrello da natante è consentito soltanto ai pescatori professionali mediante specifica autorizzazione ed annotazione sulla licenza di pesca.

 

Ma adesso basta chiacchiere, passo alla ricetta! Porzione per me sola, tiè! Da servire come antipasto o come secondo.

Arselle alla Marinara
300 gr di arselle
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino secco
Prezzemolo
2 cucchiai d’olio
Vino bianco secco
Sale e Pepe
Fette di pane

Lo step essenziale per la riuscita della ricetta è lo spurgatura delle arselle. La ricetta in se’ è velocissima ed a prova di negato in cucina, ma se si salta il processo di spurgo si rischia di dover buttare tutto nel pattume. Se un mollusco infatti contiene della sabbia, essa si aprirà nel tegame ed il contenuto risulterà immangiabile. Spurgare le arselle è semplice, ma ci vuole tempo!

Prendete una ciotola capiente. Collocatevi all’interno uno scolapasta o un piatto sul fondo. Posizionatevi sopra le arselle e ricopritele a pelo con acqua di mare. Visto che ultimamente la nostra acqua è alquanto repellente, meglio sostituirla con normale acqua dolce in cui scioglierete un paio di pugnetti di sale grosso. Lasciatele spurgare in luogo fresco minimo 3 ore. Meglio per tutta la notte. Anche se sarebbe meglio cambiare l’acqua ogni 2 ore circa, se tanto sporca.

Arselle alla Marinara
Finito lo spurgo, il procedimento è estremamente facile e veloce. Tritate il prezzemolo, sbucciate gli spicchi d’aglio e schiacciatene uno. Scaldate l’olio in un tegame (magari carino, da usare poi come piatto da portata) e fatevi rosolare lo spicchio d’aglio schiacciato ed il peperoncino secco. Aggiungete le arselle scolate. Cuocetele brevemente a fuoco vivo e quando cominceranno ad aprirsi spruzzatele con del vino bianco e spolverateci su un po’ di prezzemolo tritato. Salate leggermente. A questo punto coprite il tegame con una padella rovesciata che combacia: in questo modo si crea più vapore. Le arselle si apriranno per bene e ci sarà un bel sughetto. Il tutto in circa 5 minuti.

Nel frattempo tostate delle fette di pane, se vecchio di un giorno pure meglio. Una volta pronte strofinatevi sopra lo spicchio d’aglio rimasto, ed un filo d’olio se vi piace.
Una volta aperte le arselle, togliete il coperchio e rimuovete aglio, peperoncino e, se ce ne sono, delle arselle rimaste chiuse. Aggiungete dell’altro prezzemolo tritato ed aggiustate di sale e pepe se ce n’è bisogno. Saltare brevemente e togliere dal fuoco. Aggiungete un paio di fettine di pane nel tegamino , un bel bicchiere di vino bianco freddissimo ed ecco una cena estiva ideale pronta in nemmeno 10 minuti! Non una cena romantica: troppo aglio, troppo brodo, troppi gusci, troppo imbrattamento….Ma che buona che è? Non a caso ne ho fatta una porzione solo per me, per una cena in solitaria. Ma che bella coccola è stata! Buon pro vi faccia!

Arselle alla Marinara

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